Biografia

DBbabyDavid Robert Jones nasce a Brixton, Londra, l’8 gennaio 1947.

La madre, Margaret Mary Burns, che ha già un figlio, Terry, dal primo matrimonio, lavora in un cinema del quartiere. Il padre, Haywood Stenton Jones, da poco tornato dal fronte, è impiegato.

Il fratello Terry, figlio di primo letto della madre, soffre di schizofrenia e passerà lunghi anni in ospedale psichiatrico dove morirà suicida nel 1985. “Mio fratello Terry ha avuto una   terry_burns_layupgrandissima influenza sulla mia vita” confesserà David anni più tardi “mi ha fatto conoscere autori che certo non consigliavano a scuola, come J. Kerouac, A. Ginsberg, E .E. Cummings,… e mi ha fatto avvicinare al jazz e al rock’n’roll americani“. All’evento Bowie dedicherà nel 1993 la canzone Jump, They Say.
Nel 1957 la famiglia Jones si trasferisce nel quartiere periferico di Bromley, dove David frequenta la Bromley Technical High School.
Nel 1959 ottiene in regalo il suo primo sassofono e inizia a studiare musica.

LA BIOGRAFIA DI DAVID BOWIE: GLI ANNI ’60

bowie_eyesNel 1962 in seguito ad un pugno violento dell’amico George Underwood, la pupilla sinistra resta irreversibilmente lesa, accentuando così la particolarità di uno sguardo singolare che fa sembrare apparentemente diverso il colore degli occhi: uno azzurro e uno verde/marrone. Durante il 1962 David forma la sua prima band, The Konrads, in cui non canta ma suona il sax. Lo stesso anno si diploma in arte e graphic design.
Nel luglio 1963 viene assunto come grafico presso la Design Group Limited, ma vi resterà per soli sei mesi. Alla fine del ’63 forma ‘Davy Jones and the King Bees‘ con i quali registra, in qualità di cantante, il primo 45giri, Liza Jane/Louie Louie Go Home, rimasto quasi invenduto.
Nel 1964 ai King Bees succedono i Manish Boys con i quali incide il suo secondo ‘quarantacinque giri’, I Pity The Fool/Take My Tip. Il 12 novembre di questo stesso anno la prima apparizione televisiva: un’intervista alla BBC in cui David presenta l’Organizzazione, di cui è il fondatore, ‘Per La Prevenzione Delle Crudeltà Verso Gli Uomini Con I Capelli Lunghi’. Con i Lower Third, nel 1965, registra il terzo 45giri: You’ve Got A Habit Of Leaving/Baby Loves That Way; un altro insuccesso. E’ alla fine di quest’anno che David, lasciata anche l’ultima band, incontra Ken Pitt, il quale decide di occuparsi della sua carriera. Pochi giorni prima del suo diciannovesimo compleanno, David Robert Jones diventa David Bowie per distinguersi dall’allora più conosciuto Davy Jones dei Monkees.
Nel 1966 David con il suo nuovo gruppo, The Buzz, firma con la Pye Records. A gennaio esce il primo ‘singolo’ con il nuovo nome: Can’t Help Thinking About Me/And I Say To Myself. Nel gennaio 1967 i Buzz si sciolgono. A marzo dello stesso anno Bowie firma con la Deram, nuova etichetta della Decca, e realizza Rubber BandThe Laughing Gnome e più tardi Love You Till Tuesday.

Biografia 1Il 14 luglio 1967 avviene l’incontro con uno dei personaggi che più hanno influenzato la sua vita e la sua carriera. Assistendo ad una rappresentazione del mimo-ballerino Lindsay Kemp, David scopre che l’accompagnamento musicale dello spettacolo è uno dei suoi dischi. Conosciuto lo showman nei camerini, Bowie stringe con lui un accordo: avrebbe scritto altra musica per la Lindsay Kemp Company e in cambio Kemp gli avrebbe insegnato i misteri del balletto e del mimo. “Diventare un allievo di Lindsay Kemp è stato fondamentale; da lui ho imparato il linguaggio del corpo; ho imparato a controllare ogni gesto, a caricare di intensità drammatica ogni movimento; ho imparato insomma a stare su un palco“. Nel dicembre di quell’anno Bowie prende parte, in qualità di mimo e autore delle musiche, allo spettacolo della Kemp Company ‘Pierrot in Turquoise‘ rappresentato al Oxford New Theatre.
Il 2 giugno 1969 Bowie registra Space Oddity, ispirata al film 2001 Odissea Nello Spaziodi Stanley Kubrick. Quell’estate fonda il Beckenham Arts Lab, una comunità per giovani artisti underground. Poco dopo, il 20 luglio, il mondo intero segue col fiato sospeso la missione dell’Apollo 9 e lo sbarco del primo uomo sulla Luna. Space Oddity, grazie alla sua attualità, diventa la colonna sonora delle trasmissioni televisive britanniche dedicate a quell’evento; in settembre è già al quinto posto nella classifica inglese (nel 1975 rientrerà in classifica per arrivare al primo posto in Inghilterra e al quindicesimo in USA). E’ il primo scalino verso il successo. Alla fine dello stesso anno esce il nuovo album intitolato David Bowie, che passa quasi inosservato.

LA BIOGRAFIA DI DAVID BOWIE: GLI ANNI ’70

TMWSTW.tifIl 20 marzo 1970 Bowie sposa Angela Barnett. Celebre la sua dichiarazione: “Ho conosciuto Angie perché stavamo con lo stesso ragazzo“. Il matrimonio finirà dieci anni più tardi. Il 1970 è l’anno della svolta nella carriera e nella vita di Bowie. Cruciale l’incontro con Mick Ronson, chitarrista d’eccezione, che porta David ad abbandonare i ritmi e gli arrangiamenti più ‘dylaneggianti’ in favore di altri più ‘duri’, più rock. Inoltre è questo l’anno in cui Bowie, mettendo a profitto le lezioni di Lindsay Kemp, comincia a costruirsi un’immagine e a curarne gli aspetti scenico-coreografici: accentua l’ambiguità sessuale della sua figura e fa parlare di sé con una serie di atti provocatori.
Nel 1971 esce il nuovo LP, The Man Who Sold The World, la cui copertina lo ritrae in abiti femminili, languidamente sdraiato su un divano e con i lunghi capelli biondi sciolti sulle spalle. Negli USA la copertina dell’album viene censurata e sostituita. L’effetto è quello desiderato: la stampa parla di David Bowiburettie. La critica accoglie bene la sua ultima fatica. La RCA gli offre un nuovo contratto. Il 28 maggio 1971 nasce il figlio Duncan Zowie Jones cui David dedica la canzone Kooks. [Il quotidiano inglese Sun pubblica una foto di David e Angie con la didascalia: ‘chi è la madre?’.] Bowie inizia una breve tournée promozionale che lo porta fino negli Stati Uniti dove incontra i personaggi cult del circuito underground newyorkese: Lou Reed, Iggy Pop ed Andy Warhol. Il 17 dicembre 1971 esce Hunky Dory, acclamato da pubblico e critica. Ben tre le hit dell’album: ChangesOh! You Pretty Things e Life On Mars?. Bowie accompagna l’uscita del disco con roboanti e provocatorie affermazioni riguardo alla sua ormai ostentata bisessualità.
Nel giugno 1972 viene pubblicato il disco che consacrerà definitivamente David Bowie rockstar internazionale: The Rise And Fall Of Ziggy Stardust And The Spiders From Mars. L’album scala le classifiche. La critica grida al capolavoro. La strategia della provocazione continua. Bowie stesso diventa quel Ziggy Stardust di cui il disco narra le gesta: in bilico tra erotismo e fantascienza Ziggy, alieno androgino e profeta del rock, fa la sua grande apparizione sul palco del Royal Festival Hall di Londra l’8 luglio: coi capelli arancione, un taglio pre-punk, sfacciatamente truccato e indossando improbabili abiti da lui stesso confezionati Bowie/Ziggy infiamma gli animi dei fans con brani suggestivi come l’indimenticabile Starman, la struggente Rock’n’Roll Suicide o la bellissima Moonage Daydream. Lo spettacolo è una formidabile combinazione di musica e teatro, in cui si alternano giochi di luci e performances mimiche. Il Melody Maker titola: ‘E’ nata una stella‘ . Nel giro di pochi mesi l’oltraggioso Ziggy ziggyStardust è una leggenda del pop. I biglietti dei suoi concerti si esauriscono in poche ore. Bowie è assediato dai fans.
Nel gennaio del 1973 parte in tournée alla conquista della puritana America. Poi il Giappone e l’Europa. E’ il trionfo. Lo stesso anno Bowie produce e cura Transformer di Lou Reed, Raw Power di Iggy Pop e scrive All The Young Dudes per i Mott the Hoople (loro unica hit). Esce anche il suo nuovo album, Aladdin Sane (da leggere ‘A Lad Insane’, ‘un ragazzo pazzo’), che resta nelle chart inglesi per ben 72 settimane. Questo disco segna il nuovo ma ingestibile successo dell’istrionico Bowie. Infatti, soffocato dall’ormai ‘preponderante personalità’ delle sue creature, Bowie decide il ritiro dalle scene e la fine: il concerto d’addio di Ziggy Stardust si svolge all’Hammersmith Odeon il 3 luglio 1973.
Nell’ottobre 1973 viene pubblicato il suo nuovo album Pin Ups, raccolta di cover degli anni Sessanta (diventano così cinque gli LP di Bowie presenti contemporaneamente nelle classifiche). Nel dicembre ’73 riceve il premio come ‘musicista rock più popolare’ e quello per ‘la donna peggio vestita’.
Agli inizi del 1974 una nuova metamorfosi. L’occasione è la realizzazione del nuovo disco Diamond Dogs in cui Bowie impersona un diverso personaggio, un essere mutante dal corpo ibrido (metà uomo e metà cane come ritratto sulla copertina), ispirato dal libro di Burroughs ‘Ragazzi Selvaggi‘ e da ‘1984‘ di Orwell. Ma anche boxerquest’immagine è destinata a cambiare; infatti Bowie, alla ricerca di una nuova dimensione artistica, abbandona le paillettes e le zeppe per adottare un look più funky/soul, fatto di aderenti completi dandy, e un trucco più lieve e quasi tenebroso. Per ilDiamond Dogs Tour chiede a Jules Fisher (già coreografo di Lenny Hair) di curare la scenografia: il risultato è uno scenario apocalittico, composto di torri ed edifici fatiscenti, in cui la band si fonde e scompare mentre Bowie sovrasta teatralmente il pubblico cantando dall’alto di una gru. Durante lo show, aiutato da due ballerini, Bowie accompagna le canzoni con trucchi scenici ed espressioni mimiche, recita, cambia costume diverse volte: boxeur per Panic In Detroit, attore shakespeariano con teschio in mano per Cracked Actor,… Ad ottobre Diamond Dogs riceve il ‘disco d’oro’ per l’alto numero di copie vendute.
Nel marzo del 1975 l’uscita del nuovo LP, Young Americans, suscita clamore per il radicale cambiamento del genere compositivo: infatti l’album è imperniato su sonorità nere, soul e disco. Il singolo Fame, frutto della collaborazione con John Lennon, raggiunge il primo posto nelle chart americane. L’album fa ottenere a Bowie il suo quinto ‘disco d’oro’. Lo stesso anno viene contattato dal regista Nicolas Roeg che gli offre la parte del protagonista nel film ‘L’ uomo che cadde sulla Terra‘, tratto da un romanzo di fantascienza di Walter Tevis. Bowie interpreta Thomas Jerome Newton, un alieno che, per salvare il proprio pianeta agonizzante sotto la morsa della siccità, giunge sulla Terra dove, rimasto vittima della corruzione dell’uomo, sarà costretto a restare. Il film ottiene un grande successo e l’interpretazione di Bowie viene applaudita dal pubblico e dalla critica specializzata. Nei mesi successivi Bowie fonda una sua casa di produzione, la Bewley Brothers, e viene contattato da altri importanti registri: Bergman, Antonioni, Fassbinder. E’ l’inizio di una nuova carriera.
Nel 1976, in concomitanza con l’uscita del film, appare sul mercato il nuovo ed emblematico album Station To Station, che preannuncia la nascita di quello che per quasi vent’anni sarebbe stato l’ultimo dei ‘personaggi’ di David The_Thin_White_Duke_76Bowie: The Thin White Duke. Il Duca Bianco, altezzoso e glaciale eroe in un mondo cupo e senza sentimenti, è forse quello che potrebbe essere definito il più simpatetico dei personaggi di Bowie. Infatti l’album, con le sue atmosfere cupe, prodotte dai suoni metallici ed elettronici, ben riflette lo stato d’animo di un Bowie angosciato dal futuro, in precario equilibrio emotivo e distrutto dalla cocaina. La nuova immagine è sobria ed elegante: capelli corti pettinati indietro, camicia bianca, gilet nero. La scena è scarna: sul palco solo Bowie e la band e, a sottolineare l’ambiente surrealista, viene proiettato, durante i concerti, il film di Bunuel e Dalì, ‘Le Chien Andalou‘. Il disco è ai primi posti delle classifiche mondiali. “E’ stato un periodo terribilmente drammatico” dichiarerà qualche tempo dopo “Ero in uno stato disastroso. A Los Angeles, dove vivevo, ero caduto nella trappola di riferirmi costantemente al rock. Era incestuoso: mi ero messo i paraocchi nei confronti di tutte le altre possibilità musicali e artistiche. Avevo bisogno di cambiare vita.

Photo by Evening Standard/Getty Images)
Photo by Evening Standard/Getty Images)

Nel 1977 Bowie si trasferisce nella romantica Berlino. Lì registra l’album di Iggy Pop The Idiot e inizia a lavorare, a fianco dell’amico Brian Eno, al suo nuovo LP, Low. Quest’album rappresenta una svolta decisiva nella vita di Bowie: “Ero stufo di fare il ‘pagliaccio’ negli USA, avevo bisogno di un nuovo linguaggio per la mia nuova vita. Low è un disco terribilmente introspettivo, in cui esprimo me stesso e le mie reazioni al suggestivo mondo dell’Est.” Nell’autunno di quello stesso 1977 Bowie co-scrive e registra Lust For Life di Iggy Pop; in quest’occasione incontra i fratelli Sales, membri della band di Iggy, con i quali dieci anni più tardi formerà i Tin Machine. In ottobre il nuovo album: “Heroes”, anch’esso scritto in collaborazione con Eno e con la straordinaria partecipazione di Robert Fripp, chitarrista e fondatore del gruppo d’avanguardia King Crimson“Heroes”, naturale seguito di Low, è forse l’album più maturo e sofisticato di Bowie. Le atmosfere create dai sintetizzatori restano tetre, ma la potenza della voce e lo stile dei testi preannunciano l’avvenuta rinascita e il ritrovato equilibrio di Bowie. Il Melody Maker decreta “Heroes” ‘Album dell’Anno’.
Durante i primi mesi del 1978 Bowie incide, con la Philadelphia Orchestra, una nuova versione di Pierino e il Lupo di Prokofiev, in qualità di narratore. A marzo inizia le riprese del suo secondo lungometraggio, ‘Just A Gigolò‘, per la regia di David Hemmings e con Kim Novak Marlene Dietrich.
Nel maggio 1979 esce Lodger, ultimo elemento della trilogia concepita con Brian Eno. Dai due anni di isolamento berlinese Bowie esce trasformato, sia come uomo che come artista: “Mi sentivo decisamente meglio, più sereno e produttivo: passavo i giorni a leggere, scrivere e dipingere. Mi piacerebbe essere conosciuto come pittore il giorno in cui avrò l’ardire di mostrare le mie tele“.

LA BIOGRAFIA DI DAVID BOWIE: GLI ANNI ’80

Scary Monsters (And Super Creeps) segna il definitivo addio a Berlino. Registrato a New York l’album esce nel 1980 e raggiunge il primo posto delle chart inglesi. Il singolo Ashes To Ashes riceverà il premio per il migliore Elephant-Manvideoclip. Lo stesso anno Jack Hofsiss offre a Bowie la parte del protagonista nella rappresentazione teatrale di ‘Elephant Man’. La prima ha luogo a Denver il 29 luglio 1980 e riscuote un grande successo. La stampa giudica straordinaria l’interpretazione di Bowie. Dopo tre settimane di repliche, con il tutto esaurito, al Blackstone Theatre di Chicago, finalmente, il 23 settembre, lo spettacolo debutta a Broadway; tra il pubblico, ad applaudirlo, ci sono Christopher Isherwood, David Hockney, Andy Warhol. Lo spettacolo resta in cartellone al Booth Theatre fino al 3 gennaio. Meno di un mese più tardi Bowie volerà a Londra per ricevere l’Award come migliore cantante dell’anno. Il Melody Maker lo dichiara ‘artista più influente del decennio’.
Alla fine del 1981 Bowie scrive e registra con i Queen la celeberrima Under Pressure (UK Number 1). Nell’agosto recita come protagonista nella rappresentazione teatrale del ‘Baal‘ di Bertold Brecht, messo in scena da Louis Marks per la BBC.
Dopo una apparizione nel film ‘Christiana F., noi i ragazzi dello zoo di Berlino‘, di cui firma la colonna sonora, nel marzo 1982 Bowie inizia le riprese del suo terzo film: ‘Myriam si sveglia a mezzanotte’ (‘The Hunger’), in cui recita, diretto da Tony Scott, al fianco di Catherine Deneuve e Susan Sarandon. Nell’autunno dello stesso anno vola a Java per raggiungere il regista Nagisa Oshima e iniziare, al fianco di Ryuichi Sakamoto le riprese di ‘Furyo‘ (‘Merry Christmas Mr. Lawrence‘), importante film di riflessione sull’incontro tra le culture Occidentale ed Orientale.
Nel gennaio del 1982 Bowie firma un nuovo contratto con la EMI e, pochi mesi più tardi, esce Let’s Dance. Il disco rappresenta il suo più grande successo commerciale (198 settimane presente nelle chart; il disco più venduto della seriousnuova etichetta dai tempi di Sergent Pepper dei Beatles). L’album segna un ritorno al rock’n’roll e al funky. I ritmi soft e dance seducono il grande pubblico. Oltre al singolo Let’s Dance, anche China Girl e Modern Lovediventano importanti hits. Il Serious Moonlight Tour porta Bowie in trionfo per tutto il mondo. “Per la prima volta mi trovavo di fronte ad un enorme pubblico che non era il mio, che non mi conosceva come artista. Non sapevo come comportarmi, così ho messo da parte la sperimentazione e mi sono concentrato sul lato più propriamente commerciale“.
Nel 1984 viene pubblicato Tonight, album che ben interpreta questo nuovo spirito di Bowie, e che infatti raggiunge il primo posto delle chart inglesi. (il singolo Tonight, scritto con Iggy Pop, è interpretato con Tina Turner). L’uscita del singolo Blue Jean viene accompagnata da un videoclip di oltre venti minuti in cui Bowie interpreta un doppio ruolo di cantante e spettatore.
Nell’estate del 1985 Bowie partecipa al Live Aid, lo straordinario concerto organizzato da Bob Geldof per la fame nel mondo, che vede riunite tutte le più grandi rockstar. Per l’occasione realizza anche il videoclip di Dancing In The Street in coppia con Mick Jagger. Sempre nel 1985 interpreta un piccolo ruolo nel film ‘Tutto in una notte‘ di John Landis. L’inizio del 1986 vede Bowie impegnato nelle riprese del film musicale ‘Absolute Beginners‘, per il quale compone l’omonima canzone. La regia è di Julian Temple. Bowie interpreta nel film anche Volare di Domenico Modugno. Lo stesso anno gira ‘Labyrinth‘, di Jim Hanson. Bowie scrive anche la colonna sonora del film; un’avventura fantastica in cui interpreta il ruolo del malvagio Jareth, re di gnomi e folletti.
glass-spider-tourIl Glass Spider Tour, con cui Bowie promuove il suo nuovo album, Never Let Me Down, nel 1987, è senza dubbio la sua tournée di maggior successo commerciale: più di due milioni e mezzo di persone lo hanno acclamato quell’anno negli stadi di tutto il mondo. Alla fine del tour (che per la prima volta tocca anche l’Italia) Bowie conosce Reeves Gabrels, suo futuro chitarrista. “Non sapevo più cosa stessi facendo; inebriato dal successo avevo perso il mio naturale entusiasmo per le cose. Credevo di non avere più niente da dire e pensavo solo a guadagnare il più possibile; temevo di essere vicino alla fine. L’incontro con Reeves mi ha fatto capire che non potevo continuare così; è stato lui a farmi rendere conto di tutto questo.
Nel 1988 interpreta il ruolo di Ponzio Pilato nel controverso film di Scorsese ‘L’ultima tentazione di Cristo‘.
Nel 1989 la rinascita creativa e artistica di David Bowie: deciso ad abbandonare la filosofia del ‘successo facile’ forma, insieme a Reeves Gabrels e ai fratelli Tony e Hunt Sales, i Tin Machine, una band con cui tornare a scrivere musica rock in vecchio stile ed in cui scomparire: “Non voglio più essere David Bowie, voglio diventare solo il cantante dei Tin Machine“. Il primo album, Tin Machine, con le sue sonorità hard rock, torna a sconcertare la critica e ad incuriosire il pubblico.

LA BIOGRAFIA DI DAVID BOWIE: GLI ANNI ’90

Nel 1990, con il Sound&Vision Tour, Bowie dà un addio (sebbene non definitivo) ai suoi vecchi successi: “Voglio tinmachineche la gente venga ai miei concerti per quello che scrivo oggi, non per ciò che ho scritto vent’anni fa; canzoni come Rebel Rebel o Boys Keep Swinging non mi appartengono né stimolano più.” Dopo la pubblicazione del secondo LP, Tin Machine II, inizia un breve tour mondiale, questa volta in teatri e piccoli locali: “Avevo bisogno di stabilire un diverso rapporto con l’audience, più stretto, più vero.
Nel 1991 gira il film ‘The Linguini Incident‘, con Rosanna Arquette; l’anno seguente interpreta una piccola parte in ‘Twin Peaks, fuoco cammina con me‘ di David Lynch.
Il 20 aprile 1992 partecipa, cantando in coppia con Annie Lennox, al Freddy Mercury Tribute, svoltosi al Wembley Stadium: il concerto è seguito da oltre un miliardo di telespettatori. Il 6 giugno 1992 a Firenze, Bowie sposa Iman, top model somala, con cui si stabilisce in Svizzera.
imanMarriageIn Black Tie White Noise, del ’93, suo primo album da solista in sei anni, Bowie sintetizza le emozioni e le idee legate al suo matrimonio: la strumentale The Wedding, originale colonna sonora della cerimonia, è il risultato di un elegante mix tra le sonorità proprie dei due riti, quello protestante e quello musulmano; la title track Black Tie White Noise, in duetto con Al B. Sure, è dedicata alla sommossa del ghetto nero di Los Angeles. L’album, che vede la collaborazione del trombettista jazz Lester Bowie, giunge in vetta alle chart inglesi. Nel novembre 1993 Bowie incide The Buddha Of Suburbia; l’album verrà usato come colonna sonora dell’omonimo film per la TV, tratto dal romanzo del giovane scrittore anglo-pakistanoHanif Kureishi.
Nel marzo del 1994 inizia una collaborazione come editorialista per la pubblicazione trimestrale Modern Painters. Tra il settembre e l’ottobre di quell’anno Bowie collabora con Brian Eno nell’allestimento della mostra per la raccolta di fondi: ‘War Child: Little Pieces From Big Stars‘ presso la Flowers East Gallery, London Fields. Tra gli espositori vi sono anche altri nomi di spicco del mondo della musica: Paul McCartney, Bono, Pete Townshend e Charlie Watts.
outsideIl 18 aprile 1995 Bowie inaugura alla Cork Street Gallery di Londra la prima mostra dei suoi lavori: dipinti, sculture e due disegni per carta da parati da lui preparati per Laura Ashley. Nel giugno inizia le riprese del film ‘Basquiat‘, opera prima del pittore Julian Schnabel, in cui Bowie interpreta Andy Warhol. A settembre intraprende l’Outside World Tour, per promuovere il suo nuovo album, ma il disco uscirà solo qualche mese più tardi.1.Outside è il primo di tre concept album che Bowie dovrebbe comporre con Brian Eno . In questo album Bowie torna a lavorare su dei personaggi di cui il disco racconta le gesta, ben sette, tutti interpretati dallo stesso Bowie. All’album è allegato ‘Il diario di Nathan Adler’ scritto sempre da Bowie con la tecnica dei collages letterari di Burroughs, in cui viene presentato il filo conduttore di Outside: “le investigazioni del detective Nathan Adler, della sezione Crimini Artistici, su alcuni assassinii rituali artistici, scippi concettuali e altri misfatti”, ambientati in un’ipotetica società di fine millennio. Si può dire che l’album rappresenti una matura rielaborazione di temi e tecniche espressive propri del Bowie degli anni Settanta. Il disco ottiene un buon successo di pubblico ed ottime recensioni della critica.
50bdaybowieL’8 gennaio 1997 David Bowie compie cinquant’anni. Per l’occasione organizza un concerto al Madison Square Garden di New York; sul palco, accanto a lui, artisti del calibro di Lou Reed, Frank Black, Robert Smith, Billy Corgan, i Foo Fighters e i Sonic Youth. Lo stesso giorno, per promuovere l’uscita del suo ultimo lavoro, Earthling, diffonde in esclusiva via Internet il singolo, Telling Lies. Nel nuovo album il rock si mescola ai ritmi jungle e drum’n’bass, esprimendo una grande energia. Nel febbraio 1997 Bowie si quota in borsa: ‘Bowie Bonds’ si chiamano i titoli da lui emessi; a garanzia dell’investimento le royalties che Bowie riceve per i dischi incisi fino al 1993 (la cui vendita è stimata in oltre un milione di copie l’anno). L’affare è stato un successo, le azioni sono andate a ruba. Novanta miliardi di lire è la cifra che l’artista ha ricavato in poche ore. “Questa operazione mi ha permesso di assicurarmi i fondi per i miei progetti futuri, senza essere costretto a perdere i diritti sui miei lavori“. Nel giugno di quest’anno Bowie incide in cinese mandarino il brano Seven Years In Tibet, tratto da Earthling. A Hong Kong la canzone si assesta al primo posto della classifica; è la prima volta per una star occidentale.
Nel settembre 1998 David Bowie lancia BowieNet, il primo ISP di una rockstar a diventare reale fulcro di una comunità virtuale.
Nel settembre del 1999 esce il nuovo album Hours, in cui David sembra ritornare alle atmosfere dei suoi primi album e inizia un breve minitour promozionale che include anche Milano e alcune trasmissioni televisive italiane.

LA BIOGRAFIA DI DAVID BOWIE: GLI ANNI 2000

alexIl 15 agosto 2000 nasce Alexandria Zahra Jones, prima figlia dal suo matrimonio con Iman.
Il 2000 segna la rinnovata collaborazione con il chitarrista Earl Slick, che aveva già lavorato con Bowie negli anni settanta e durante il Serious Moonlight tour. Nel settembre 2000 vengono finalmente aperti gli archivi delle registrazioni radiofoniche del periodo di Ziggy Stardust e raccolti nel doppio cd Bowie at Beeb. Poi Bowie scioglie il proprio contratto con la Virgin Records e nel dicembre 2001 fonda la sua etichetta, la Iso Records. E’ un periodo di rinnovata attività, finalmente libero dalle restrizioni che la precedente casa discografica gli aveva imposto. Ritorna anche Tony Visconti, che aveva prodotto forse gli album migliori di David. Nel giugno del 2002 esce l’album Heathen e prende il via un tour che tocca gli Stati Uniti e l’Europa.
Il 2003 segna l’uscita del’album Reality e l’inizio di un grande tour di più di cento date, che tocca, con un incredibile successo di pubblico e di critica, l’Europa, gli Stati Uniti e, dopo tanti anni, il Giappone e l’Australia. L’album viene realitypresentato l’8 settembre 2003 in diretta via satellite nelle più importanti sale cinematografiche del mondo. Nel giugno 2004, dopo più di cento spettacoli, durante la data di Praga, David Bowie viene colpito da un forte dolore alla spalla, che lo costringe a interrompere lo show. I medici interpellati sbagliano diagnosi, pensando che si tratti di un nervo infiammato, e gli prescrivono dei rilassanti per i muscoli.
Un altra data ancora, in un festival in Germania, ma alla fine dello show Bowie crolla nel backstage e viene trasportato d’urgenza in un vicino ospedale, ad Amburgo, dove gli viene diagnosticata l’occlusione di un’arteria cardiaca.
Dopo qualche giorno di degenza ospedaliera, David rientra a New York con la sua famiglia. Nelle prime interviste fatte subito dopo l’intervento, David parla già un nuovo album e di un nuovo tour nel 2005, ma in realtà la sua unica apparizione musicale dal vivo, in quest’anno, si è avuta l’otto settembre, quando Bowie partecipa al concerto inaugurale della New York Fashion Week, il celebre “Fashion Rock”, dapprima proponendo “Life on Mars” accompagnato solo dal pianoforte di Mike Garson, per poi esibirsi insieme agli Arcade Fire, con cui canterà “Wake Up” della band canadese e la sua “Five Years”. Una settimana dopo, David ha raggiunto di nuovo gli Arcade Fire sul palco come ospite durante il  loro concerto nella CMJ Music Marathon.

Altrettanto limitata è la sua attività in studio di registrazione, essendosi limitato a collaborare ai cori nella canzone “Province” dell’album Return to Cookie Mountain dei TV on The Radio.

L’8 febbraio 2006 gli viene assegnato il Grammy Award alla carriera, ed il 29 Maggio dello stesso anno partecipa come ospite a sorpresa al concerto di David Gilmour alla Royal Albert Hall di Londra, accolto da una standing ovation del pubblico accorso per l’evento, e canta, insieme a Gilmour, Arnold Layne e Comfortably Numb.
L’evento è stato immortalato nel dvd “Remember That Night” ed Arnold Layne è stata anche pubblicata come singolo.

aliciaNel Novembre del 2006 Bowie si esibisce insieme ad Alicia Keys per uno spettacolo di beneficenza alla Black Ball di New York. Si tratta dell’ultima esibizione di David Bowie dal vivo su un palco.

Nello stesso anno, partecipa al film The Prestige, di Christopher Nolan, interpretando il ruolo del fisico Nikola Tesla.

Nel 2007, oltre a registrare uno spot con Snoop Dogg per la XM Satellite Radio, canta nel brano “Province” contenuto nell’album “No Balance Palace” della rock band danese di nome Kashmir. Nello stesso anno partecipa ai cori in una canzone dell’album di esordio nella musica dell’attrice Scarlett Johanson.

Sempre nel 2007 Bowie viene nominato direttore artistico dell’High Line Festival di Manhattan. In questa occasione circolano voci di un suo concerto gratuito, ma le stesse risultano poi infondate.
Nel gennaio del 2010 viene pubblicato “A Reality Tour”, in formato cd-doppio e dvd, che racchiude le esibizioni dal vivo nei concerti tenuti a Dublino, durante l’ultimo tour di Bowie.

LA BIOGRAFIA DI DAVID BOWIE: GLI ANNI ’10

next daySempre nel 2010, in gran segreto, David Bowie contatta Tony Visconti, e gli fa ascoltare alcuni demo che ha registrato in casa: insieme ad alcuni collaboratori come Sterling Campbell, Gail Ann Dorsey e Gerry Leonard, si incontrano in un piccolo studio a Manhattan, il “Magic Shop”, e cominciano a lavorare alla registrazione dei nuovi brani.
Nel silenzio più assoluto, nel corso dei due anni successivi, procedono le registrazioni, con un andamento molto rilassato ed episodico, finché, il giorno 8 Gennaio del 2013, in occasione del suo 66mo compleanno, Bowie lancia sulla rete il video, diretto da Tony Oursler, del primo nuovo singolo in dieci anni, “Where Are We Now?” e annuncia la pubblicazione, il Marzo seguente, del nuovo album, intitolato “The Next Day”: l’eco mediatica è enorme e la notizia scoppia come una bomba nel mondo della musica e non solo.

Il 25 Febbraio viene pubblicato il secondo singolo, The Stars (Are Out Tonight) ed il relativo video, diretto da Floria Sigismondi, che vede la partecipazione dell’attrice Tilda Swinton.

Il 12 Marzo del 2013 viene pubblicato “The Next Day”, la cui copertina, ideata da Jonathan Barnbrook, vede la celeberrima immagine di “Heroes”, sfregiata da un quadrato bianco ed una semplice scritta nera col titolo dell’album. L’accoglienza della critica e del pubblico nei confronti dell’album è molto calorosa, tant’è che esso si piazza in vetta alle classifiche di molti Paesi.

davidbowieisContemporaneamente, prende il via la mostra “David Bowie Is”, organizzata dal Victoria & Albert Museum di Londra, con la collaborazione di Sennheiser e di Gucci: si tratta della più grande mostra dedicata ad un artista vivente mai realizzata. La mostra sarà un successo senza precedenti e, dopo una lunga permanenza a Londra, inizierà un tour nelle principali città del mondo, che terminerà nel 2017.

A Marzo, Bowie con la sua famiglia, andrà in viaggio in Inghilterra, per visitare la mostra e fare un giro dei luoghi cari all’artista.

Il giorno 8 Maggio del 2013 viene pubblicato il videoclip di accompagnamento al terzo singolo tratto dall’album, la title track, The Next Day. Il video, diretto ancora una volta da Floria Sigismondi, è interpretato, oltre che dallo stesso Bowie nei panni di un predicatore che suona sul palco di un locale equivoco, anche da Gary Oldman, che interpreta il ruolo di un prete corrotto, e da Marion Cotillard, nei panni di una entreneuse. Il video, per il suo evidente e tagliente attacco nei confronti della Chiesa, diventa oggetto di feroci critiche da parte dei movimenti integralisti cattolici, e viene vietato ai minori di 18 anni su Youtube. Il singolo, in forma di vinile, viene pubblicato il seguente 17 Giugno.

louis vittonIn Luglio, Bowie si reca con la famiglia a Venezia, dove gira uno spot per Louis Vuitton, e quindi va a Londra, per una visita privata alla mostra ed una breve vacanza nella città natale dell’artista. In quella occasione, il produttore teatrale e vecchio amico di Bowie, Robert Fox, gli presenta il drammaturgo Enda Walsh, al quale Bowie propone la sua idea di un musical ispirato al personaggio protagonista della novella di Walter Tevis, L’Uomo che cadde sulla Terra, che il cantante aveva già impersonato nell’omonimo film del 1975.

Il 19 Agosto (il 20 per tutti gli altri paesi oltre alla Gran Bretagna) viene pubblicato il quarto singolo tratto dall’album, Valentine’s Day, che risulta il secondo singolo più trasmesso dalle radio, tratto da The Next Day, dopo Where Are We Now? Si tratta di una ballad dai richiami al glam che fu, ma con un testo di tutt’altro tenore, che richiama le stragi di studenti provocate da coetanei armati. Il video di accompagnamento è firmato dai registi Indrani e Markus Klinko.

Il 30 Ottobre 2013, in occasione della cerimonia di consegna dei “Mercury Prize”, ai quali The Next Day concorre come “album dell’anno”, viene presentato il video – realizzato dallo stesso Bowie – di accompagnamento alla versione “breve” del remix del brano “Love is Lost” realizzato da James Murphy, inserendo alcuni elementi che richiamano il “concerto per battiti di mani” di Steve Reich.

tnd_extra_mock_up_1000sqLa versione lunga del brano fa parte dell’edizione speciale “Deluxe” di The Next Day, che  viene pubblicata il 5 Novembre 2013  e che, oltre a contenere l’album originale ed un dvd con i videoclip di Where are we now?The Stars are out TonightThe Next Day e Valentine’s Day , offre anche un cd intitolato “EXTRA”.
“Extra” propone, oltre alla già ricordata “Love Is Lost (Hello Steve Reich Mix)”, e ad uno speciale remix di I’d Rather Be High, usato come colonna sonora del videoclip promozionale realizzato per Louis Vuitton a Venezia, anche altri otto brani di cui quattro inediti, Atomica, The Informer, Like a Rocket Man, Born In A U.F.O., e quattro già apparsi in alcune edizioni speciali dell’abum, Plan, I’ll Take You There, So She e God Bless The Girl.

Nell’aprile del 2014 Bowie ed Enda Walsh portano a termine la prima scrittura del musical “Lazarus” e contattano, per la regia, il pluri-premiato registra teatrale Ivo Van Hove. Il dramma teatrale ruota intorno al personaggio di Thomas Jerome Newton, e cronologicamente si pone dopo le vicende narrate nel romanzo.

Nella primavera del 2014, David Bowie – dopo aver assistito ad un suo concerto – incontra Maria Schneider, jazzista e leader del Maria Schneider Orchestra, un ensemble composto di dodici elementi, e le propone di realizzare insieme un singolo, intitolato “Sue (Or In A Season Of Crime)”, di cui lui ha già pronto un demo. Il brano è una vera e propria composizione jazz, della durata di circa otto minuti, che viene presentata in anteprima nel programma BBC Radio 6 Music, il 12 Ottobre del 2014. Il brano verrà pubblicato come singolo in vinile il 17 Novembre dello stesso anno.
donnyMcCaslinQuartetSempre all’inizio dell’estate del 2014, Maria Schneider presenta a Bowie il sassofonista Donny McCaslin, il quale, oltre a collaborare con la Schneider, è anche leader di un suo gruppo, il Donny McCaslin Jazz Quartet, che comprende anche Jason Lindner alle tastiere, Tim Lefebvre al basso e Mark Guiliana al basso. Bowie assiste, in incognito, ad un loro concerto in un piccolo jazz club di NY, il 55Bar e ne rimane molto ben impressionato, tant’è che, ispirato dall’esibizione della band, compone il demo di un brano, intitolato “’Tis A Pity She Was A Whore”, che vedrà la luce come bside di “Sue (Or In A Season Of Crime)”.
Nel luglio/agosto del 2014 viene diagnosticato a David Bowie un cancro – secondo alcune voci – al fegato. Egli tiene la notizia assolutamente riservata, tenendone all’oscuro anche i collaboratori più stretti, compreso l’amico di vecchia data Tony Visconti.

Il 18 Novembre viene pubblicata una nuova antologia, intitolata “Nothing Has Changed”, titolo tratto da un verso del brano Sunday compreso nell’album Heathen.

La raccolta, uscita per celebrare i cinquant’anni di carriera dell’artista, oltre a vedere la presenza del brano Sue (or In A Season Of Crime) è anche la prima antologia ufficiale a comprendere molti brani precedenti a Space Oddity e addirittura il primo singolo mai pubblicato da Bowie, quando ancora era David Jones, “Liza Jane”. L’antologia viene proposta in vari formati, tra cui un singolare triplo cd in cui l’ordine dei brani è capovolto, dalle canzoni più recenti alle più remote.

Sempre nel Novembre del 2014 si conclude la fase preparatoria del musical “Lazarus”, che conterrà diversi brani del repertorio classico di Bowie, oltre a quattro inediti, tra cui la canzone che da il titolo al dramma teatrale. Inizia quindi il casting.

LA BIOGRAFIA DI DAVID BOWIE: POLVERE DI STELLE

Nel dicembre del 2014 Bowie contatta Donny McCaslin ed i suoi collaboratori e propone loro di lavorare al suo nuovo album: come era prevedibile, i musicisti accettano con entusiasmo, ed è lo stesso McCaslin a suggerire a Bowie come chitarrista Ben Monder.

Per la produzione dell’album, Bowie chiama ancora una volta Tony Visconti, al quale rivela anche di avere un cancro e di aver iniziato la chemioterapia. Egli propone anche a James Murphy di partecipare alla produzione dell’album, ma questi, per impegni di lavoro, potrà contribuire solo ai beat elettronici ed alle percussioni in due brani, una reinterpretazione di “Sue”, in versione più breve e rock, e l’inedita “Girl Loves Me”.

magic shopLe registrazioni del nuovo album si svolgono al Magic Shop Studio di New York, nel periodo di Gennaio – Aprile del 2015, per una decina di giorni al mese. Tutti i musicisti coinvolti confermano l’atmosfera libera, creativa e serena che si respira nelle sessioni di registrazione. Vengono realizzati 16 brani, sette dei quali entreranno a far parte della tracklist definitiva dell’album, e che comprendono cinque inediti, oltre alla già citata Sue e ad una versione più completa e ricca di “Tis a  Pity She Was A Whore”, che era stata pubblicata come demo. Nell’album avrà un posto centrale anche “Lazarus”, scritta originariamente per il musical omonimo.

Nell’Aprile del 2015 viene annunciato il musical “Lazarus” che avrà come protagonista Michael C. Hall, noto al grande pubblico per il suo ruolo di protagonista nella serie tv Dexter. Il dramma teatrale calcherà le scene del New York Theatre Workshop, un piccolo teatro off-Broadway di 200 posti, e la prima viene fissata per il 7 Dicembre.

In Agosto, grazie ad una nuova terapia, il cancro da cui è affetto Bowie sembra entrare in remissione. L’artista non si lascia trasportare dall’entusiasmo, ma annuncia a Tony Visconti che, se ne avrà il modo ed il tempo, vuol realizzare subito un nuovo album, e gli fa sapere di aver composto già i demo di cinque nuovi pezzi.

Nel mese di settembre del 2015 viene annunciato che un brano inedito di Bowie sarà la sigla di apertura di una serie tv diretta dal registra John Renck, intitolata “The Last Panthers”: si tratta di un frammento del brano “Blackstar”, che il regista fa intendere che Bowie aveva già pronto, quando egli gli propose di realizzare la sigla della serie TV

Blackstar-music-videoIl 25 Ottobre viene annunciata la pubblicazione del nuovo album, intitolato col simbolo di una stella “★”da pronunciarsi “Blackstar”: la data di pubblicazione è fissata per il giorno del 69mo compleanno di Bowie, 8 Gennaio 2016, mentre il primo singolo, la title track, verrà pubblicato il 19 Novembre del 2015, preceduto, un giorno prima, dalla pubblicazione in anteprima del videoclip, che verrà trasmesso per il pubblico europeo in anteprima su Sky Atlantic.

Il videoclip, della durata di ben dieci minuti, è diretto da John Renck, è stato girato in settembre, e – insieme alla canzone – lascia sorpresi ed entusiasti tanto il pubblico quanto la critica, per l’approccio sperimentale e coraggioso e per la straordinaria interpretazione vocale di Bowie, anche se le atmosfere cupe, sinistre ed enigmatiche del video fanno non poca impressione sul pubblico.

Nel frattempo, le condizioni di salute dell’artista peggiorano in maniera decisa; il cancro si ripresenta più aggressivo che mai e con molteplici metastasi. Ciò nonostante, a parte i familiari e gli stretti collaboratori, tutti chiusi nel più assoluto e rispettoso riserbo, nessuno viene a sapere nulla.

bowie-lazarus-play_3547770bIl 7 Dicembre 2015 David Bowie partecipa alla prima di “Lazarus” al New York Theatre Workshop. Appare magro ed invecchiato ma il pubblico non percepisce nessun indizio delle sue reali condizioni di salute: al termine dello spettacolo, Bowie sale sul palco insieme agli attori ed al regista e riceve una calorosa e lunga standing ovation del pubblico presente. Il regista rivelerà in seguito che, dopo la rappresentazione, è crollato dalla stanchezza un paio di volte dietro le quinte.

Il 14 Dicembre viene pubblicato il secondo singolo, tratto dal nuovo album, “Lazarus”, anche questo accolto in maniera molto positiva, sia per l’interpretazione di Bowie che per il raffinato e trascinante arrangiamento in cui a risaltare è il sassofono di Donny McCaslin.

Lazarus videoIl 7 Gennaio 2016 viene pubblicato il videoclip di “Lazarus”, sempre per la regia di John Renck, girato nel mese di Novembre: colpisce e turba l’immagine di Bowie, col volto coperto, in un letto di ospedale, mentre un altro sé stesso, nel costume usato ai tempi di Station to Station, dopo aver freneticamente scritto qualcosa su un’agenda, si rinchiude in un armadio, come un fantasma.

Il Giorno 8 Gennaio 2016 viene pubblicato “★” e – sulla base delle prenotazioni – si avvia a conquistare subito il primo posto nella classifica inglese degli album ed il secondo posto della classifica USA di Billboard. Quello stesso giorno, su Bowienet, viene pubblicata una foto in cui David Bowie, vestito di tutto punto e con un bellissimo cappello modello “fedora” in testa, ride di gusto davanti ad una serranda abbassata: “Che cosa avrà da ridere questo signore?” si chiede il curatore di Bowienet, “forse perché è il suo compleanno, o forse perché il nuovo album si avvia ad essere un grande successo?

david-bowie-last-photoshoot-jimmy-king-4La sera del 10 Gennaio 2016 – mattina dell’11 Gennaio 2016, ora italiana – sul sito ufficiale e sulla pagina face book ufficiale di Bowie compare questo annuncio: “David Bowie è morto serenamente oggi, circondato dalla propria famiglia, dopo una coraggiosa battaglia di 18 mesi contro il cancro”.

Lo shock tra i fan, nel mondo della musica e dello spettacolo è enorme. L’eco della notizia nei mezzi di comunicazione altrettanto. In poche ore, dinanzi all’abitazione di David Bowie e della sua famiglia, in Lafayette Street a Manhattan, così come a Londra, nel quartiere di Brixton, ed a Berlino, in Hauptstrasse 155, davanti all’edificio in cui Bowie abitò negli anni 70, si radunano folle di fan in lacrime. Nei giorni seguenti vengono organizzati raduni spontanei in molte città del mondo per ricordare la figura di David Bowie.

L’album piazza al primo posto in classifica sia in Gran Bretagna che negli Stati Uniti, per la prima volta nella carriera dell’artista, oltre che in Argentina, Australia, Belgio, Canada, Danimarca, Francia, Germania, Irlanda, Italia, Nuova Zelanda e Paesi Bassi e Svezia. I suoi album, di recente ristampati, occupano le top ten di mezzo mondo.

Amazon esaurisce in brevissimo tempo la disponibilità dell’album in ogni formato, annunciando che si tratta della prima volta che una cosa del genere è accaduta nella storia dell’azienda.

MemorialInnumerevoli gli attestati di stima, di affetto e di rimpianto per la perdita dell’artista. Tutti i nomi più importanti della musica, del cinema, della cultura, dello spettacolo, e finanche della politica, ricordano l’importanza a tutto tondo della figura artistica di David Bowie, nella cultura del 900.

A fine gennaio del 2016 è stata resa nota la notizia dell’apertura del testamento di David Bowie. Si è saputo così che il corpo dell’artista è stato cremato e le ceneri sono state disperse nelle acque di Bali, secondo il rito buddhista. Sono stati resi noti anche i termini delle disposizioni testamentarie di Bowie in favore di Iman e dei figli Duncan ed Alexandria, oltre che della fedelissima assistente personale ed amica Corinne Schwabb e della ex bambinaia.

Nella cerimonia dei Brit Awards 2016 una commossa ed emozionata Annie Lennox ha conferito a David Bowie il premio postumo come “Icona Britannica dell’Anno”. Il premio è stato ritirato, per la famiglia, da Gary Oldman, il quale ha a sua volta tenuto un intenso e commovente discorso. La cerimonia si è conclusa con una bella esibizione di Lorde, che ha interpretato Life on Mars, accompagnata con la band che ha seguito Bowie nei suoi ultimi tre tour: Earl Slick e Gerry Leonard alla chitarra, Sterling Campbell alla batteria, Gail Ann Dorsey al basso, Mike Garson al piano e Katherine Russell alle tastiere e chitarra acustica.

Per concludere, vorremmo usare le parole di Tony Visconti:

Ha sempre fatto quello che voleva. E voleva farlo a modo suo, e voleva farlo al meglio. La sua morte non è stata diversa dalla sua vita: un’opera d’arte

(grazie a Walter Bianco per l’aggiornamento)

Condividi Bowie
Iscriviti
Notificami
guest

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

3 Commenti
più votati
più nuovi più vecchi
Commenti in linea
Vedi tutti i commenti
vientomikuni

Ottima biografia per punti (i più importanti) potete consigliarmi un testo fatto bene che approfondisca l’aspetto filosofico del personaggio (è evidente un lavoro interiore da parte del cantante per poi sfociare nella composizione dei testi e delle canzoni) un qualcosa che spieghi il carattere di db e le influenze da altre correnti del rock…

SONIA

“Time can change me, but i can’t trace Time”: fortunatamente è riuscito a smentire se stesso. Ha lasciato ben più di una traccia nella storia della musica ed un vuoto incolmabile.