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“BOWIE: Still | Life | Image”: simposio internazionale

“Bowie: Still | Life | Image”: il mondo accademico apre le porte al Duca Bianco. Giovedì 18 e venerdì 19 maggio, l’Università degli Studi di Bergamo ospiterà il simposio internazionale “BOWIE: Still | Life | Image”, a cura di Fabio Cleto e Francesca Pasquali.

BOWIE still life image bergamoBowie: “Still | Life | Image“: così si intitola il simposio internazionale che l’Università degli Studi di Bergamo ospiterà, nella splendide cornice del Complesso Monumentale S. Agostino, i prossimi 18 e 19 Maggio.

Dalla scomparsa di Bowie ci siamo abituati ad un surplus di pubblicazioni ed eventi, omaggi più o meno riusciti, dedicati a lui: mostre, esibizioni, concerti hanno declinato la sua immagine e la sua musica in centinaia di forme diverse.

Il simposio organizzato a Bergamo, però, si distingue dagli altri eventi per lo spessore: organizzato da Fabio Cleto (che abbiamo già ospitato su VG con questa intervista) e Francesca Pasquali, vedrà alternarsi al banco dei relatori saranno undici studiosi di respiro internazionale, provenienti da Parigi, da Edimburgo, dal Sussex e da tutta Italia, che insieme tracceranno un ritratto di Bowie attraverso musica, arte, teatro, cinema, moda, fumetto, in una pratica di spettacolo totale che non cessa di sorprendere e meravigliare.

L’evento, che si terrà all’interno della suggestiva cornice della ex chiesa di S. Agostino, ora nuova Aula Magna, sarà l’occasione per ragionare intorno all’icona David Bowie, l’artista che più di tutti ha segnato un immaginario transgenerazionale. Il simposio ne esplorerà la dialettica fra mutazione e permanenza, fra stasi e movimento, approfondendone anche l’eredità transdisciplinare e il rapporto con l’idea stessa di iconicità e con la normatività di genere.

bowie 1977Infine, ad arricchire ulteriormente il programma, giovedì 18 maggio alle ore 18.30, presso l’Auditorium di Piazza Libertà, avrà luogo la proiezione di “David Bowie Is (Happening Now)”, in collaborazione con Lab80 e il festival Orlando. Il documentario, ispirato all’omonima mostra del Victoria and Albert Museum di Londra, ripercorre la carriera del cantante inglese attraverso un tributo ricchissimo di aneddoti, interviste, oggetti e materiali d’archivio. La sua visione, oggi, vuole sancire la capacità di Bowie di interpretare un presente che va oltre la fine del (suo) tempo.

L’appuntamento con il simposio “BOWIE: Still | Life | Image” è dunque giovedì 18 alle ore 14.00 presso l’Aula Magna dell’Università di Bergamo, ex chiesa di S. Agostino, e proseguirà con la proiezione del documentario “David Bowie Is (Happening Now)” in Auditorium di Piazza Libertà alle ore 18.30. I lavori riprenderanno poi il giorno successivo, venerdì 19 alle ore 10.00, ancora presso la sede universitaria di S. Agostino.

Il simposio è aperto a tutti ed è completamente gratuito: motivo in più per approfittarne.

Eccovi da scaricare il programma delle due giornate: link

Per ulteriori informazioni: link

I RELATORI

GAVIN BUTT insegna alla University of Sussex, dove coordina il Corso di Laurea in Drama, Theatre and Performance. Si occupa di culture visive, arte sperimentale e performativa, teoria queer e cultura pop. È autore di Between You and Me: Queer Disclosures in the New York Art World 1948-1963 (Duke University Press 2005) e Visual Cultures as Seriousness (with Irit Rogoff, Sternberg Press 2013); ha inoltre curato Post-Punk Then and Now (con Kodwo Eshun e Mark Fisher, Repeater Press 2016), e diretto – con Ben Walters – This Is Not a Dream (2013), un lungometraggio che documenta il progetto di ricerca Performance Matters. Attualmente lavora a un volume dedicato alla serietà nell’arte e nella performance queer, e a una monografia sulla scena musicale e performativa post- punk.

BARBARA CARNEVALI insegna filosofia alla Ecole des Hautes Etudes en Sciences Sociales di Parigi. Le sue ricerche, in cui si incrociano filosofia sociale, etica, estetica e studio delle arti, si riassumono nel progetto di una “estetica sociale”. Ha pubblicato numerosi saggi, tra cui Romanticismo e riconoscimento. Figure della coscienza in Rousseau (Il Mulino 2004, trad. francese Droz 2012) e Le apparenze sociali (Il Mulino 2012, trad. inglese in stampa per Columbia University Press). Il suo prossimo libro sarà dedicato alla costituzione estetica del sé attraverso il gioco delle maschere sociali e il concetto di autenticità negativa.

FABIO CLETO insegna Storia culturale e Letteratura inglese all’Università di Bergamo, dove dirige l’ORA – Osservatorio sui Segni del Tempo. Si occupa di immaginari della cultura di massa, queer theory, politica della rappresentazione e storia del presente. Fra i suoi lavori, Camp: Queer Aesthetics and the Performing Subject (ed., University of Michigan Press / Edinburgh Universiy Press 1999), Percorsi del dissenso nel secondo Ottocento (Ecig 2001), PopCamp (a cura di, Marcos y Marcos 2008), e più recentemente Intrigo internazionale. Pop, chic, spie degli anni Sessanta (ilSaggiatore 2013), Fuori scena (Ecig 2014). Ha collaborato con testate giornalistiche, televisive e radiofoniche, e cura la rassegna Alfabeto del Presente (www.presenteprossimo.it).

GLYN DAVIS insegna alla School of Design, Edinburgh College of Art (University of Edinburgh). Si occupa di queer visual culture, di cinema sperimentale, videoarte e storia della cultura pop. Fra I suoi lavori, Film Studies: A Global Introduction (Routledge 2015) e Warhol in Ten Takes (British Film Institute 2013). Coordina il progetto di ricerca europeo Cruising the Seventies: Unearthing Pre- HIV/AIDS Queer Sexual Cultures, che aggrega unità di ricerca da Germania, Polonia, Spagna e Regno Unito, e sta completando un volume dal titolo The Exhausted Screen: Cinema, Boredom, Stasis.

LAURA GEMINI insegna Forme e linguaggi del teatro e dello spettacolo e Teorie e pratiche dell’immaginario all’Università di Urbino Carlo Bo. Si occupa di immaginari mediali, cultura visuale, performance culturali e artistiche, con riferimento empirico alle audience e alla spettatorialità. Fra i suoi lavori, Il circo umano allo specchio (con G. Russo, FrancoAngeli 1997), L’incertezza creativa. I percorsi sociali e comunicativi delle performance artistiche (FrancoAngeli 2003), In viaggio. Immaginario, comunicazione e pratiche del turismo contemporaneo (FrancoAngeli 2008). Scrive di teatro contemporaneo e media per la rivista D’Ars. Magazine of Contemporary Arts and Cultures.

FRANCO MARINEO insegna Storia del cinema e del video all’Accademia di Belle Arti e presso il Centro sperimentale di cinematografia di Palermo. Si interessa di cinema hollywoodiano contemporaneo, visual culture, cultura pop e nuovi media. Fra i suoi lavori, Il cinema dei fratelli Coen (Falsopiano 1999), Face On. Le narrazioni del volto cinematografico (Bur 2005) e Il cinema del terzo millennio. Immaginari, nuove tecnologie, narrazioni (Einaudi 2014).

FRANCESCA PASQUALI insegna Sociologia dei processi culturali e mediali, Teoria e tecniche dell’informazione e Teorie e analisi dei media all’Università di Bergamo, dove presiede il Corso di Laurea in Scienze della Comunicazione. Si occupa di immaginari e media, social media, media e partecipazione, città, generazioni e gender, digital storytelling, transmedia storytelling e teorie dell’autorialità. Fra i suoi lavori, I nuovi media. Tecnologie e discorsi sociali (Carocci 2003), I margini della cultura. Media e innovazione (con F. Colombo e L. Farinotti, FrancoAngeli 2001), Breve dizionario dei nuovi media (con G. Mascheroni, Carocci 2006), Teorie d’autore (Ecig 2008). Di prossima uscita, Tempo di serie. La temporalità nella narrazione seriale (a cura di, con Fabio Cleto, Unicopli 2017).

GIANLUIGI RICUPERATI, scrittore e saggista, è direttore creativo della scuola di design Domus Academy (Milano). Fra i suoi lavori, i saggi Fucked Up (Bur 2006), Saul Steinberg (con Marco Belpoliti, Marcos y Marcos 2006), Viet Now – la memoria è vuota (con Amedeo Martegani, Bollati Boringhieri 2007), La tua vita in 30 comode rate (Laterza 2009), 100 Global Minds (Roads 2015), e i romanzi Il mio impero è nell’aria (minimum fax 2011), La produzione di meraviglia (Mondadori 2013, trad. francese, Gallimard 2017), La scomparsa di me (Feltrinelli 2017). Collabora con quotidiani, riviste e websites italiani e internazionali, e ha fondato lo Institute for Production of Wonder, che svolge lavoro di consulenza, producendo progetti di ricerca e comunicazione per istituzioni pubbliche e private.

LUCA SCARLINI – scrittore, saggista, drammaturgo per teatri e musica, performance artist – insegna tecniche narrative presso la Scuola Holden di Torino e ha collaborato con numerose istituzioni teatrali italiane ed europee. È stato consulente artistico del festival MilanOltre al Teatro dell’Elfo di Milano, direttore artistico di TTv a Bologna, coordinatore di Capitale Mondiale del Libro a Torino presso lo spazio Atrium. Voce di Radio Tre, conduce il programma Museo Nazionale, ha curato mostre sulla relazione tra arte, musica, teatro e moda. Tra i suoi libri recenti, Lustrini per il regno dei cieli (Bollati Boringhieri 2008), Sacre sfilate (Guanda 2010), dedicato alla moda in Vaticano, Un paese in ginocchio (Guanda 2011), La sindrome di Michael Jackson (Bompiani 2012), Andy Warhol superstar (Johan & Levi 2012), Siviero contro Hitler (Skira 2014), Memorie di un’opera d’arte. La marchesa Casati (Skira 2014), Ermafroditi. Chimere e prodigi del corpo tra storia, cultura e mito (Carocci 2015). Nel 2016 ha pubblicato Ziggy Stardust. La vera natura dei sogni (ADD editore)

LUCIO SPAZIANTE svolge attività di ricerca in Semiotica presso l’Università di Bologna e si occupa di musica, culture giovanili, media e linguaggio audiovisivo. È autore di Sociosemiotica del pop. Identità, testi e pratiche musicali (Carocci 2007), Dai beat alla generazione dell’Ipod. Le culture musicali giovanili (Carocci 2010) e di Icone pop. Identità e apparenze tra semiotica e musica (Bruno Mondadori 2016). Ha inoltre curato Remix-remake. Pratiche di replicabilità (con Nicola Dusi, Meltemi 2006) e Corpi mediali. Semiotica e contemporaneità (con Isabella Pezzini, ETS 2014).

MATTEO STEFANELLI insegna Linguaggi audiovisivi presso la Facoltà di Scienze Politiche dell’Università Cattolica, e Histoire de la bande dessinée italienne e Théories de la bande dessinée presso l’Ecole Européenne Supérieure de l’image di Angoulême, in Francia. Studioso di storia sociale dei media, si occupa in particolare delle intersezioni tra comunicazione visiva, fumetto e cultura pop. Tra le sue pubblicazioni: Fumetto! 150 anni di storie italiane (con Gianni Bono, Rizzoli 2012), La bande dessinée. Une médiaculture (con Eric Maigret, Armand Colin 2012). Dirige il magazine online Fumettologica (www.fumettologica.it).

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Chi è VG Crew

La Crew di VG è formata da Daniele Federici e Paola Pieraccini. Daniele Federici è organizzatore di eventi scientifici ed è stato critico musicale per varie testate, tra cui JAM!. E'autore di un libro su Lou Reed del quale ha tradotto tutte le canzoni, prima di farlo con quelle di Bowie. Paola Pieraccini, imprenditrice fiorentina, è presente su VG fin dall'inizio e lo segue dagli anni '70. Entrambi hanno avuto modo di incontrare Bowie come rappresentanti di VG.

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Emanuela

Una splendida iniziativa che sottolinea la incredibile risonanza e popolarità di un Artista come David Bowie che ha saputo conquistarsi il rispetto l’ammirazione e la devozione anche di quanti non l’avevano amato in vita.